In un intervista al quotidiano “La Stampa”, Leonardo Di Caprio ha parlato di “J. Edgar Hoover”, il film di Clint Eastwood che lo vede protagonista: “Hoover era e resta un enigma. Un uomo molto represso, per il quale l'Fbi era tutta la vita, la sua chiesa. Un genio che ha inventato la polizia federale e che era il terrore dei fuorilegge, cresciuto nel periodo della rivoluzione bolscevica e che vedeva comunisti dappertutto che non seppe riconoscere che il movimento per i diritti civili avrebbe cambiato l'America per il meglio e che alla fine divenne un dinosauro politico. Un patriota mosso dalle migliori intenzioni, ma se c'è una morale è che il potere assoluto corrompe assolutamente”.
L’attore ha poi elogiato la direzione di Eastwood: “Clint è uno che non fa molte prove, vuole che tu reagisca di istinto e quando ti guarda con quegli occhi d'acciaio è come se riuscisse a farti sentire che lui è come una sorta di barometro della verità. Crea una dinamica incredibile e in più ha una tale fiducia nel suo istinto che ti contagia”.